La bellissima rosa al centro del progetto “Due mondi e una rosa per Anita” messa a dimora a Riofreddo (Roma), nel giardino del Museo delle Culture Villa Garibaldi il 4 ottobre 2020

UNA GIORNATA DEDICATA AD ANITA E AGLI EBREI IN CAMICIA ROSSA

Eventi garibaldini a Riofreddo

  • Un momento della cerimonia di piantumazione della “Rosa di Anita” a Riofreddo. Parla Giampaolo Grilli del Museo “Renzi” di Borghi (FC)
  • Un’immagine d’insieme della mostra “Ebrei in camicia rossa” allestita nel Museo delle Culture “Villa Garibaldi” di Riofreddo ed inaugurata il 4 ottobre
  • Documenti su Anita in mostra a Riofreddo nel Museo delle Culture “Villa Garibaldi”
  • Mostra dedicata ad Anita Garibaldi a Riofreddo. Un angolo della Sala degli alberi genealogici dei figli di Giuseppe e Anita allestito per l’esposizione

Una vera e propria “giornata garibaldina” si è svolta lo scorso 4 ottobre a Riofreddo (Roma). Con le necessarie cautele imposte dall’attuale situazione sanitaria, il Museo delle Culture “Villa Garibaldi” ha visto il susseguirsi di due iniziative promosse dalla nostra Associazione: alle ore 11 è stata inaugurata la seconda tappa dell’esposizione dedicata agli Ebrei in Camicia Rossa. Mondo ebraico e tradizione garibaldina fra Risorgimento e Resistenza, mentre successivamente è stata messa a dimora, presso l’ingresso del Museo, la rosa “Anita Garibaldi”.

La piantumazione della rosa dedicata alla compagna di Giuseppe Garibaldi ha visto Giampaolo Grilli, del Museo e Biblioteca “Renzi” di San Giovanni in Galilea (Borghi, FC) presentare il progetto Due Mondi e una Rosa per Anita che, proprio il giorno precedente, aveva fatto tappa a Carano (Aprilia, LT) presso il Casale “Ravizza Garibaldi” dove riposa Menotti Garibaldi. Il dott. Grilli ha affidato alle cure della presidente nazionale dell’ANVRG, Annita Garibaldi Jallet, il prezioso bocciolo e la targa commemorativa che recita: «In signum rosae Anita fidelis». Una delegazione brasiliana, formata da Luciana Silveira e Fabrizio Da Rossi, in rappresentanza dell’Istituto di Cultura Anita Garibaldi di Laguna, ha quindi portato i suoi saluti ai presenti e al sindaco Giancarlo Palma, mentre la lettura della poesia Anita è il tuo nome di Maria Gabriella Conti ha concluso la mattinata. Era presente la famiglia del presidente della sezione di Riofreddo, Francesco Sante Garibaldi Jallet trattenuto all’estero dall’epidemia in atto.

In precedenza, nella sala principale del Museo di Villa Garibaldi, aveva avuto luogo l’inaugurazione della mostra dedicata alla partecipazione della comunità ebraica italiana a quasi cento anni di storia nazionale, partendo dai fasti della Repubblica romana del ’49 fino ad arrivare alla vittoria sul nazifascismo del 1945. Dopo i saluti del direttore del Museo dott. Paolo Rosati, del sindaco di Riofreddo e della presidente dell’ANVRG al pubblico presente, i curatori della mostra (Federico Goddi, Matteo Stefanori e Andrea Spicciarelli, senza dimenticare la prof.ssa Eva Cecchinato, che non è potuta essere presente) hanno illustrato la genesi del progetto ed accompagnato gli intervenuti nelle due sale espositive in cui sono stati divisi i pannelli. Attraverso una narrazione generale e biografie specifiche, il lettore-visitatore può ripercorrere la doppia partecipazione (ebraica e garibaldina) al compimento dell’Unità d’Italia, alle spedizioni di Aspromonte, Bezzecca, Mentana e Digione, alla ripresa della tradizione con Ricciotti Garibaldi sr – ideale padrone di casa per questa tappa della mostra – ed infine ai trent’anni che dalla dichiarazione di guerra del 24 maggio 1915 giungono sino alla conclusione della Seconda guerra mondiale, seguendo la contrapposizione fra un garibaldinismo “in camicia nera” ed quel sentimento antifascista difeso sui campi di battaglia spagnoli e della Resistenza. Importanti sono state le parole che il prof. Giuseppe Monsagrati (il cui libro Roma senza il Papa, dedicato alla Repubblica del 1849, è stato da poco ristampato da Laterza) ha riservato alla mostra, parlando di un progetto che rispecchia quell’«impegno civile» oggi più che mai necessario a contrastare sempre più diffuse recrudescenze antisemite, che si presentano proprio nel momento in cui gli ultimi sopravvissuti a quell’immane tragedia che fu la Shoah stanno lasciando il testimone della memoria alle nuove generazioni.

L’esposizione, che sarebbe dovuta terminare venerdì 23 ottobre, è stata prolungata grazie all’ospitalità del direttore Rosati, che – viste le più stringenti misure anti-CoViD-19 emanate nel frattempo dal governo centrale – ha gentilmente deciso di lasciare a disposizione i locali del Museo riofreddano per questa mostra che, speriamo, possa riprendere a circolare in un futuro quanto più prossimo. (Andrea Spicciarelli)

VISITA ALLA MOSTRA SU ANITA

Sempre il 4 ottobre, in occasione della piantumazione della rosa di Anita, i partecipanti hanno potuto visitare una mostra, inaugurata il 26 luglio nelle sale del Museo dedicate ai cimeli garibaldini, avente per titolo “Anita Garibaldi”, la prima sul tema in previsione del Bicentenario del 2021. La sala prescelta è stata quella degli alberi genealogici dei figli di Giuseppe e Anita, alla quale è stata restituita così idealmente la sua numerosa famiglia. La mostra doveva allestirsi con il materiale portato dagli amici venuti da Laguna guidati dal presidente dell’Istituto Culturale Anita Garibaldi, Adilcio Cadorin, anche raccolto dalla presidente dell’ANVRG in occasione del suo viaggio sui luoghi di origine di Anita nel febbraio scorso. Ma il viaggio degli studiosi brasiliani è stato annullato per l’epidemia in atto, e la mostra è stata invece allestita con il materiale disponibile: documenti sulla nascita, il primo matrimonio, la morte di Anita; ricordi della trafila e del culto popolare che le è stato dedicato; fotografie dei vari volti prestati da pittori e scultori, oltre ad una esposizione dei libri più recenti a lei dedicati. La manifestazione è stata bene accolta dai soci della Sezione e dal pubblico riofreddano. Presenti all’evento, tra gli altri, il Sindaco della città, Giancarlo Palma, la consigliera comunale delegata alla cultura Benedetta Vasselli, il direttore del Museo Paolo Rosati, il presidente della Federazione Italia centrale dell’ANVRG Gianfranco Paris.